Figura emblematica di militante comunista, nella sua lunga vita attraversa tutte le travagliate vicissitudini dell’internazionalismo in Italia e in Europa. Nelle file del PCd’I fin dal 1921, si impegna a combattere il fascismo organizzando la locale squadra degli Arditi rossi. Espatrierà in Francia dove nel 1931 lo raggiunge l’espulsione dal partito ormai stalinizzato. Stabilitosi a Marsiglia partecipa all’organizzazione della Frazione della sinistra comunista e quando scoppia la guerra mondiale si oppone alle tesi di Perrone (Vercesi). Con il suo contributo, verso la fine del conflitto, Marsiglia diventerà un vivace centro di aggregazione per i militanti della rinata Frazione. Nel 1946 rientra in Italia per aderire al Partito Comunista Internazionalista, poi, dal 1952, sarà tra i dirigenti del gruppo rimasto con Bordiga.
Intervista 1964